| n.8 | Fatturazione elettronica: dati, statistiche e novità

Un primo bilancio a tre mesi dall'introduzione della e-Fattura. Per capire cosa è cambiato e qual è la strada da seguire.

LA E-FATTURA IN CIFRE

Secondo quanto riportato dall’Agenzia delle
Entrate, dal 1° gennaio 2019, data di entrata in vigore dell’obbligo di
fatturazione elettronica, sono stati inviati 228 milioni di file da parte di
2,3 milioni di soggetti: circa 100 e-fatture a operatore. Il 4,43% degli invii
non è andato a buon fine per errori nella compilazione, come indicazione di
partita Iva errata, codice destinatario errato, fattura duplicata, errore
nell’estensione del file, due o più fatture con lo stesso nome. A quota 3,6
milioni, invece, le registrazioni dell’indirizzo telematico: si tratta del
servizio che consente agli utenti di registrare l’indirizzo pec o il codice
destinatario di 7 cifre al quale lo Sdi indirizza in maniera automatica tutte le
fatture elettroniche.
Il settore più interessato dalla
trasmissione delle fatture elettroniche è quello del commercio all’ingrosso e
al dettaglio-riparazione di autoveicoli e motocicli con 55.750.194 invii. Segue
il settore manifatturiero con 20.236.052 fatture trasmesse.
Lombardia prima in classifica per
numero di fatture trasmesse, con oltre 80 milioni di invii (81.180.119),
seguita dal Lazio (51.235.686 invii), e dall’Emilia-Romagna (13.524.740).

I NUMERI DI MICRODATA

Nel primo trimestre del 2019 sono transitate sul portale Microdata 1.325.338 di cui 920.273 inviati e 405.065 e-fatture ricevute. Solo lo 0,007% delle e-fatture non è andato a buon fine, tra gli errori più ricorrenti si ritrovano le fatture scartate a causa della P.Iva o del Codice Fiscale errato.

LE OPPORTUNITA’ PER I PROCESSI

La fatturazione elettronica ha permesso di smascherare
frodi fiscali dal valore di 688 milioni di euro (Fonte: Ministero delle Economie e delle Finanze) e rappresenta un valido incentivo per rivedere i processi
amministrativi di registrazione delle fatture, considerati lunghi e troppo
rigidi. La e-fattura è basata sul linguaggio Xml e permette agli uffici
amministrativi di registrare più velocemente le fatture dato che i dati
necessari per la registrazione sono per la maggior parte già presenti e
categorizzati nella fattura elettronica stessa. Al tempo stesso si evita di
stampare, imbustare e spedire documenti.
Nel ciclo passivo la digitalizzazione
della fattura presenta un formato standard (lo stesso della Pa). Accorgimento
che agevola le pratiche di registrazione e contabilizzazione.
Microdata, partner affidabile e
conservatore accreditato AgID, mette a disposizione il proprio know-how per la
gestione del formato XML, la trasmissione al Sistema di Interscambio, la
gestione delle notifiche di esito e la conservazione a norma delle fatture con
notifiche annesse. Un servizio su misura in base alle esigenze del Cliente che
porta a risparmi sui costi e incentivi promossi dall’Agenzia delle Entrate.

Fonte Agenzia delle Entrate