Indagine 2017 del POLIMI: “Il banking non sarà più lo stesso”.
L’intervista a Filippo Renga, direttore Osservatorio Digital Finance (Politecnico di Milano).
Banche: da dove partire per affrontare la sfida della Digital innovation?
“Le banche sono già in buona parte “attrezzate” per affrontare la sfida digitale.
Se ci pensiamo bene, esse hanno a diposizione una mole di dati e di informazioni colossali e di estremo valore, veri e propri Big Data “latenti”. Occorre però saperli usare per essere più efficaci sul mercato e più efficienti al proprio interno.
Stanno veramente “sedute”, di fatto, su una miniera di “Oro Nero Digitale”: occorre, in primo luogo, che ne assumano consapevolezza. E già stanno iniziando a farlo: l’Osservatorio ha tracciato quasi 130 progetti che si muovono in questa direzione.
In secondo luogo, occorre che acquisiscano (o sviluppino) le competenze necessarie per estrarre, elaborare e rendere fruibili questi dati, internamente ed esternamente. La strada è appena cominciata e le opportunità sono davvero tante”.
Esempi-pilota sul fronte dei Big Data bancari
“Conosciamo e seguiamo, tra gli altri, un caso virtuoso di utilizzo dei Big Data supportato dalla Regione Lombardia.
E’ stato realizzato da un ecosistema di imprese cremonesi che fanno riferimento al
CRIT, Polo per l’Innovazione Digitale di Cremona
. Tra le applicazioni concrete del progetto vi è l’utilizzo dei Big Data per semplificare l’esperienza di adesione a servizi bancari e assicurativi, servizi al cittadino e al cliente (customer care, marketing) che un’azienda può offrire utilizzando i dati a propria disposizione. Un vero “oro” che hanno in mano molte aziende, dalla finanza al turismo, dal tessuto produttivo alla Pubblica Amministrazione, e che può essere utilizzato in chiave di sviluppo sostenibile ei comunità e territori”.
Applicazioni pratiche dei Big Data bancari
“I Big Data, in questo momento, sono utilizzati principalmente per servizi al cliente. Questo è solo un primo passo nell’utilizzo di queste risorse. Soprattutto nell’ambito finanziario, c’è un valore estremamente rilevante nella gestione del rischio e della sicurezza: per esempio nella prevenzione di frodi, o nell’antiriciclaggio.
In questo momento, ad esempio, sono implementabili anche soluzioni di riconoscimento facciale degli utenti e tanti altri ambiti che si stanno sviluppando a livello internazionale”.