Finance e servizi Fintech

Il digitale sta rivoluzionando il mondo della finanza: lo conferma l’Osservatorio Fintech & Digital Finance del POLIMI, di cui Microdata Group è sponsor.

Utenti digitali e nuovi competitor: il digitale sta rivoluzionando anche il mondo della finanza. A confermarlo è l’Osservatorio Fintech & Digital Finance del POLIMI, di cui Microdata Group è tra i principali sponsor. L’azienda cremonese, spinta dalla sua anima innovativa e dall’attenzione verso l’evoluzione dei mercati Banking e Finance, ha contribuito all’analisi 2017 dal titolo ‘Fintech & Digital Finance: quale modello per l’Italia?’. Il focus sulle principali spinte digitali che stanno modificando gli istituti finanziari ha coinvolto oltre 50 banche, 15 gruppi bancari e più di 1.500 utenti.

FINANCE E SERVIZI FINTECH

Da una indagine condotta da Nielsen Italia con l’Osservatorio emerge che il 16% degli italiani ha utilizzato almeno un servizio Fintech nel corso del 2017, quota che raddoppia (34%) se si considerano soltanto i Millennials. Nella maggior parte dei casi si tratta di uomini (59%) di età compresa fra 25 e 34 anni (31%) o fra 35 e 44 anni (39%), laureati (43%) e residenti nel Nord Ovest (34%) o nelle regioni del Centro e in Sardegna (26%). Il mobile payment è in questo momento il servizio più utilizzato tra gli utenti Internet italiani, con il 15% del campione che dichiara di averne fatto uso nell’ultimo anno. Seguono i mobile wallet (8%), la strong authentication (8%), i trasferimenti di denaro P2p (7%), il trading di criptovalute, i chatbot e il crowdfunding (tutti alla pari al 5%). Chiude la classifica dei servizi Fintech più usati il robo advisoring (1%), l’unico però il cui livello di conoscenza cresce in modo significativo tra i soli Millennials, passando dal 12% al 30%. I servizi più conosciuti, invece, sono i pagamenti in mobilità (45%) e il crowdfunding (39%).
Le banche sono in cima alle preferenze per quanto riguarda la gestione dei risparmi (67%), i finanziamenti (57%) e i pagamenti in mobilità (47%, secondi a pari merito con supermercati e Poste e dietro ai siti di eCommerce, indicati dal 50% del campione). Se si guarda alle indicazioni dei Millennials, però, le banche perdono terreno nel mobile payment, dove si fermano al 42% contro il 57% dei siti di eCommerce e il 52% dei supermercati, e nei finanziamenti (51%), e vedono aumentare il numero di utenti che si rivolgono a società di consulenza (26% contro il 21% del campione totale) e produttori di smartphone (15% contro il 9% del totale degli intervistati) per la gestione dei propri risparmi. Gli attori che si affacciano al mondo dei servizi bancari o sono già presenti con servizi specifici – le assicurazioni, le società di consulenza finanziaria, le catene di supermercati, i produttori di telefoni, i siti di ecommerce, gli operatori di telefonia e le grandi aziende Internet – variano tra il 6% e il 17% per la gestione dei risparmi e tra il 12% e il 26% per la richiesta di un prestito. Come immaginano gli utenti la banca del futuro? Più di un intervistato su due (54%) vorrebbe servizi di base gratuiti, il 37% velocità nel completare le operazioni e nel rispondere ai problemi, il 33% vorrebbe una persona per risolvere i casi più complessi, il 33% maggiore trasparenza sugli investimenti e il 32% una disponibilità h24.
“Nel corso del’ultimo anno e mezzo, l’utilizzo dei servizi fintech è cresciuto in media del 12% ogni tre mesi – afferma Lorenzo Facchinotti, Analytic Consultant Manager di Nielsen. Un sempre maggior numero di italiani sta sperimentando un nuovo modo di gestire il proprio denaro. Un fenomeno simile era avvenuto oltre dieci anni fa con lo sviluppo dell’online banking. Oggi, tuttavia, l’adozione di queste nuove soluzioni è molto più rapida. In un’arena competitiva sempre più affollata, le possibilità di successo sono legate alla capacità dei player di consentire un accesso il più possibile semplice e rapido alle risorse economiche necessarie affinché il consumatore realizzi i suoi obiettivi di breve o medio-lungo termine”.