Finance: la rivoluzione passa dai canali digitali

Il digitale sta rivoluzionando il mondo della finanza: lo conferma l’Osservatorio Fintech & Digital Finance del POLIMI, di cui Microdata Group è sponsor.

Utenti digitali e nuovi competitor: il digitale sta rivoluzionando anche il mondo della finanza. A confermarlo è l’Osservatorio Fintech & Digital Finance del POLIMI, di cui Microdata Group è tra i principali sponsor. L’azienda cremonese, spinta dalla sua anima innovativa e dall’attenzione verso l’evoluzione dei mercati Banking e Finance, ha contribuito all’analisi 2017 dal titolo ‘Fintech & Digital Finance: quale modello per l’Italia?’. Il focus sulle principali spinte digitali che stanno modificando gli istituti finanziari ha coinvolto oltre 50 banche, 15 gruppi bancari e più di 1.500 utenti.

FINANCE E CANALI DIGITALI


L’innovazione digitale nel retail bancario – Cresce l’utenza bancaria attiva attraverso i canali digitali: il 38% dei clienti usa il pc per interagire con la propria banca (+5% rispetto al 2016), mentre la percentuale di utenti mobile (che usano tablet o smartphone) è pari al 15%, rispetto al 9% di un anno fa. Alcuni istituti finanziari hanno investito più di altri nella creazione di una relazione multicanale con i propri clienti e registrano perciò punte del 47% di utenti attivi da pc e del 28-30% di utenti mobile.
Tuttavia, dall’indagine condotta su oltre 50 banche e 15 gruppi bancari per monitorare lo stato dell’arte del mondo bancario retail italiano e dei canali di relazione con il cliente maggiormente utilizzati emerge come la maggior parte delle filiali sia ancora di tipo tradizionale, basata cioè su uno sportello a cui i clienti si rivolgono per qualsiasi tipo di operazione. Una minoranza di banche ha però installato chioschi self-service all’interno di alcune filiali (generalmente tra il 10% e il 20% della propria rete), che permettono al cliente di svolgere in autonomia alcune operazioni (tra cui, ad esempio, il versamento degli assegni o il pagamento di F24 e MAV/RAV), alleggerendo così il carico per i dipendenti e riducendo le attese per i clienti. Quasi tutti gli istituti di credito dispongono di ATM totalmente multifunzione, ma mediamente soltanto il 20% risulta evoluto e accetta versamenti, con punte del 50% nelle banche che hanno investito di più in questo strumento, mentre si scende al 10% negli istituti che hanno spinto di meno in queste soluzioni.
Come gli utenti consumer, anche le Pmi iniziano sempre più a servirsi dei canali digitali per interagire con le proprie banche di riferimento, e anche in questo caso fra gli istituti finanziari prevale un approccio tradizionale. L’offerta di servizi bancari rivolti alle Pmi è ampia e variegata, ma nella quasi totalità dei casi è offline. Tra le soluzioni di finanziamento a lungo termine proposte alle Pmi (il prodotto più diffuso, 24% dell’offerta complessiva), ad esempio, soltanto una è accessibile tramite Internet Banking, e anche in questo caso il richiedente deve comunque passare dalla filiale per la firma finale. All’estero, invece, esistono già delle soluzioni di finanziamento a lungo termine accessibili interamente online e sono diffusi i prestiti veloci, in Italia quasi assenti (esiste un solo caso).