HR Stories: persone in Microdata

Le persone sono per noi il capitale più importante. Questa è per noi Business Empathy.

Le persone sono il capitale più importante di Microdata.
E ogni persona ha una propria storia, nella quale competenze, attitudini, interessi e valori si intrecciano. In questa pagina vogliamo raccontare alcune storie emblematiche di persone in Microdata, che crediamo diano Valore alla vita di quella che è una vera e propria comunità aziendale.

Jessica, Insurance Back Office operator con il volontariato nel cuore

Roberta, da ProFamily (Gruppo Banco BPM) un ‘grazie’ che vale più di mille parole

Marco e Francesco, percorso d’eccellenza in Microdata 

Andrea Crestani,nuovo Compliance Manager dell’azienda

Flora Santorelli, archivista 2.0: dalle pergamene ai file

Keti e Matteo, stage sui Big Data

Marcello, Alessandro e Andrea, Alto Apprendistato in Microdata.

Eleonora Bignami, Donare il midollo per dare speranza.

Andrea Joriini, Lo psicologo in azienda.

Davide CattaneProject Manager in Microdata.

Jessica, Insurance Back Office operator con il volontariato nel cuore

Dedicare il viaggio di nozze per fare del volontariato? E’ ciò che hanno fatto Jessica Guarneri, 27enne Insurance Back Office operator in azienda, e il marito Luca. La loro iniziativa solidale li ha portati a stretto contatto con le popolazioni di Thailandia, Vietnam e India. «Nei vari villaggi – spiega Jessica – abbiamo aiutato i genitori a svolgere le faccende quotidiane e cucinato insieme a loro. Abbiamo portato biscotti ai bambini e giocato insieme a loro. E proprio i più piccoli, con la forza della spontaneità, ci hanno fatto capire che ognuno ha il potere di sprigionare energia positiva e amare e sorridere fa bene a noi e al mondo intero».
Sono stati due mesi intensi per la giovane coppia, che già in passato era stata nei Paesi asiatici per alcuni periodi di vacanza. «Da Microdata ho avuto grande appoggio: l’azienda ha sin da subito supportato la mia causa. E  questo è raro al giorno d’oggi. Sono tornata con il cuore pieno di storie, sensazioni ed esperienze importanti che ho condiviso con i colleghi».

 


Roberta, da ProFamily (Gruppo Banco BPM) un ‘grazie’ che vale più di mille parole

Microdata gestisce i servizi di Back office di ProFamily, grazie a un apposito gruppo di operatori, coordinato da Daniele Ramazzini.
Roberta Oesterle è un’operatrice di questo gruppo e, come tutti, mette le sue competenze a disposizione di un cliente finale per risolvere un problema. Il cliente in questione – che lavora per coincidenza proprio nel settore assicurativo – si complimenta con lei per iscritto, per la rara disponibilità, gentilezza e professionalità. La cosa colpisce a tal punto ProFamily che il suo AD -, Massimo Dorenti -, e l’Head of Operations -, Stefano Malvicini -, vengono appositamente a Cremona per incontrare Roberta e i suoi colleghi.
Entusiasta, Dorenti si rivolge a Carolina Cortellini e Alfredo Lupi, CEO di Microdata:  «La passione che mettete in quello che fate la rivedo in questi ragazzi», e poi rivolgendosi a tutti: «E’ la passione che permette di lavorare bene, come voi state facendo, e di crescere». Gli fa eco Stefano Malvicini: «Se mettiamo in campo le emozioni nessun obiettivo è irraggiungibile». Come da trent’anni a questa parte per Carolina e Alfredo: «Le persone sono il valore aggiunto dell’azienda».


Marco e Francesco, percorso d’eccellenza in Microdata


Giovani di talento per l’innovazione. Un connubio che da sempre caratterizza l’azienda, ora concentrata su Blockchain, eLearning e Chatbot. Ambiti di applicazione approfonditi tramite il Percorso d’Eccellenza che ha visto protagonisti i 20enni Marco Brambillaschi (ingegneria informatica) e Francesco Cannata (ingegneria gestionale).
Due studenti del Politecnico di Milano, sede di Cremona, che per sei settimane hanno lavorato in azienda coordinati dal project manager Davide Cattane: «Lavorando in gruppo e con logiche di smart working – spiega Cattane – abbiamo approfondito tematiche innovative: gli studenti hanno così potuto fare esperienza e acquisire competenze; l’azienda portare avanti temi di forte interesse sia per sviluppo e innovazione interna, che per potenziali nuovi servizi rivolti ai clienti».
«Esperienza formativa importante – aggiungono Marco e Francesco – abbiamo lavorato insieme a diverse professionalità approfondendo in modo teorico e pratico temi innovativi. E’ stato un lavoro di gruppo intenso, ma soddisfacente».
Nella foto Marco, il referente del progetto, Keti Krceva, e Francesco.


Andrea Crestani, nuovo Compliance Manager dell’azienda

Anticipare un mercato sempre più complesso anche nella regolamentazione, continuando a investire ai massimi livelli di qualità e sicurezza. E’ su questa base che Microdata ha inserito nella propria struttura organizzativa una nuova figura, il Compliance Manager. Questa figura verifica la correttezza delle procedure e il rispetto delle norme confrontandosi con i vari reparti di Microdata e restituendo poi risposte precise ed esaustive al richiedente. «Dopo la maturità scientifica – spiega Andrea Crestani (31 anni) – ho lavorato per 6 anni in una società di consulenza di Torino nel settore Qualità, Ambiente e Sicurezza sul lavoro. Sono poi arrivato a Cremona, dove per 2 anni sono stato Responsabile Qualità e Sicurezza per un’azienda del territorio. Tutte esperienze che mi hanno portato ad arrivare in Microdata nell’ottobre 2017. Gestisco gli input in arrivo da clienti, da leggi, norme e regolamenti e grazie al confronto con i reparti IT, Produzione, Commerciale e HR fornisco gli ouput. Inoltre verifico il rispetto dei requisiti, attraverso audit interni o verso i fornitori». Il più recente progetto che ha coordinato in azienda è stato il percorso di adeguamento al nuovo Regolamento europeo per la protezione dei dati personali (GDPR).


 

Flora Santorelli, archivista 2.0: dalle pergamene ai file

Da alcuni mesi Flora, milanese, è la nuova responsabile della funzione archivistica di conservazione dell’azienda. Una professionalità ‘classica’ che sta evolvendo al passo con l’innovazione digitale. «La metodologia di approccio ai documenti resta invariata, ma cambiano le caratteristiche tecniche e le modalità operative: dalle pergamene ai file. La costante innovazione dei processi porta un archivista a sviluppare anche competenze informatiche e organizzative, con l’obiettivo di trovare punti di contatto trasversali alle differenti professionalità che fanno parte dell’ecosistema aziendale. In Microdata ho trovato una realtà molto umana, attenta alla persona. Un valore raro, che va preservato. Seguendo l’ottica evolutiva dell’azienda mi occupo anche di redigere approfondimenti normativi riguardanti le mie attività: le principali novità del 2018 sono l’aggiornamento del CAD, la Carta della cittadinanza digitale e il regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR). Sul tema della conservazione digitale siamo orientati a investire sempre più tempo per fare formazione e dare informazioni accurate ai clienti, in modo da fornire loro tutti gli strumenti necessari per confrontarsi adeguatamente con la conservazione a norma».


Keti e Matteo: stage sui Big Data

Due studenti universitari del territorio attivamente coinvolti in un percorso formativo innovativo: sono la 25enne Keti Krceva e il 23enne Matteo Bacchio i giovani impegnati in azienda che si stanno occupando del progetto ‘Next generation’ orientato ai Big Data. Keti e Matteo sono protagonisti di uno stage che li vede coinvolti direttamente nei processi aziendali e nello sviluppo di tecnologie per servizi all’avanguardia. «Un progetto entusiasmante – commentano – che ci sta stimolando molto».
La 25enne Keti, studentessa del Politecnico di Milano, facoltà di Ingegneria gestionale, resterà in azienda 3 mesi. «Ho deciso di mettermi in gioco – spiega – mi sento coinvolta e responsabilizzata nel poter lavorare a questo progetto innovativo che mi sta permettendo di acquisire conoscenze sempre nuove».
Al lavoro al suo fianco c’è Matteo, che frequenta la facoltà di Ingegneria informatica sempre al Politecnico di Milano. Lavorerà in Microdata 300 ore. «Ero incuriosito dallo spirito innovativo di Microdata – conclude – a seguirci nel nostro percorso formativo è direttamente il project manager dell’azienda e l’ambiente lavorativo di Microdata ci permette di portare avanti questo stage con tutti gli strumenti e le attrezzature necessarie».


Marcello, Alessandro e Andrea: Alto Apprendistato in Microdata

Tre ingegneri impegnati in Microdata hanno completato con successo il programma formativo dell’Alto Apprendistato: in azienda da alcuni anni, Marcello Pavoni, Alessandro Ruggeri e Andrea Brunetti hanno frequentato con successo il master universitario “Development of innovative software products” ed ora sono stati assunti a tempo indeterminato. L’obiettivo del master, finanziato da Regione Lombardia e gestito dal Cefriel (Politecnico di Milano), è quello di formare sviluppatori di software innovativi. E il Gruppo Microdata ha subito colto l’opportunità, assumendo il maggior numero di giovani tra le aziende lombarde.
«Siamo soddisfatti del percorso intrapreso – spiegano il 28enne di Castelverde Ruggeri e il 27enne di Pontevico Pavoni – e riconoscenti a Microdata per averci permesso di cogliere questa importante opportunità. L’innovazione è stata il motore di tutto: spinti dall’ottica evolutiva dell’azienda, con questo master ci siamo allineati ultime tecnologie presentando una tesi dal titolo ‘Classificazione documentale e Misurazioni-Dashboard’».
Percorso analogo quello intrapreso dall’ingegnere Andrea Brunetti, che si è occupato del ‘Portale ASD (Accesso Semplificato Documentale)’. «Esperienza positiva – conclude il 25enne milanese – che ha fornito spunti interessanti per il mio lavoro di configurazione e sviluppo di sistemi di gestione documentale in Mediadoc (azienda del Gruppo Microdata)».


Eleonora Bignami: donare il midollo per dare speranza

34enne di San Bassano, Eleonora lavora in Microdata dal 2011 e si occupa di back office assicurativo. Di recente ha deciso di donare il midollo per un bambino californiano affetto da leucemia. Il piccolo ora sta meglio e l’esperienza di Eleonora è arrivata dritta al cuore di molte persone: anche una collega ha scelto di iscriversi all’Admo (l’Associazione dei donatori di midollo osseo). «Sono stata fortunata nell’aver avuto questa possibilità:  ora un bambino e la sua famiglia hanno passato il Natale più bello della loro vita. Ed io penso di aver dato un senso in più alla mia vita. La compatibilità tra di noi era del 100%, parliamo quindi di una situazione rarissima (una persona ogni 100mila) e quindi non potevo tirarmi indietro. Ho poi scritto una lettera al bambino, augurandogli di studiare, crescere, fare sport e divertirsi, ricordandogli che il cielo dell’Italia è lo stesso di quello degli Stati Uniti».
«La direzione di Microdata – aggiunge – così come i colleghi, hanno condiviso la mia scelta, mi sono stati vicino in ospedale e hanno pregato per me. Hanno così potuto conoscere questa possibilità di donare speranza, che è ancora poco conosciuta in Italia».


Andrea Joriini: lo psicologo in azienda

23enne di Cremona, Andrea ricopre il ruolo di referente della selezione e formazione delle  risorse umane in Microdata dopo aver svolto anni fa un tirocinio della durata di 2 mesi. «Sin dal primo giorno mi sono state date responsabilità: sono il primo filtro dell’azienda per quanto riguarda la selezione di nuovi candidati. Ho ricevuto grande sostegno da tutti e con la parte amministrativa c’è un confronto costante e quotidiano. Il focus centrale della mia esperienza? Il valore che viene dato ad un giovane in Microdata».
Durante gli studi ha svolto un primo tirocinio in Microdata lavorando in sinergia con Monia Taraschi, psicologa aziendale e tuttora titolare della funzione.
«E’ stata un’esperienza che mi ha lasciato tanto – prosegue – e da qui è poi nata questa nuova possibilità: diventare referenre dell’ufficio durante l’assenza  per maternità di Monia. Non so quante aziende possano contare su una figura così specializzata e quante realtà investano su una persona giovane e senza esperienza. Grazie a Microdata sto vivendo un’esperienza formativa importante, in un’azienda qualificata e di alto livello».


Davide Cattane: Project Manager in Microdata

Il 30enne ingegnere cremonese lavora come Project Manager in Microdata, dopo aver collaborato per anni con il Politecnico di Milano, università dove ha conseguito la laurea specialistica in Ingegneria Gestionale. «Ho un ottimo ricordo del Poli e considero l’esperienza universitaria una scelta azzeccata, sia per le conoscenze, che per il metodo di lavoro».  Da qui è poi arrivato il passaggio Microdata.  «Avevo già avuto modo di collaborare con l’azienda nell’ambito della mia prima esperienza professionale e, proprio mentre avevo iniziato a maturare l’esigenza di mettermi in gioco con una nuova esperienza lavorativa, sono stato contattato dalla direzione aziendale, che era alla ricerca di un Project Manager da inserire nell’area commerciale. Nell’ambito del Polo per l’Innovazione Digitale c’è una forte sinergia tra Microdata e il mondo universitario da cui provengo,  per una collaborazione che porta ad effetti positivo sul territorio».
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