Sintesi a colori. Un racconto tra arte, tecnologia e design

Può la tecnologia intrecciarsi con l’arte e dar vita a un viaggio immersivo, ricco di visioni e suggestioni?

Tra le mura antiche della Castiglia di Saluzzo questa fusione ha preso forma, creando un dialogo vibrante tra memoria e avanguardia, intuizione creativa e ingegno tecnologico. È da questo incontro che è nata Sintesi a Colori. Tecnologia, arte e design dal 1945 ad oggi, la mostra curata dalla Fondazione Garuzzo: non una semplice esposizione, ma un racconto visivo, un viaggio attraverso le forme e le idee che, dal secondo dopoguerra a oggi, hanno ridisegnato il nostro immaginario.

La mostra si offre come racconto, in cui oggetti, installazioni e visioni dialogano tra loro per raccontare come l’arte e il design abbiano saputo interpretare e guidare i cambiamenti del nostro modo di vivere. In questo scenario, anche l’arte contemporanea trova spazio e voce, grazie a interventi mirati di artisti il cui linguaggio si intreccia con i temi della mostra.

Tra questi, Filippo Centenari, artista multidisciplinare noto per il suo approccio ibrido tra pittura, video, meccanica ed elettronica, ha portato l’opera Divisione, prestata per l’occasione alla mostra da Carolina Cortellini e Alfredo Lupi. L’opera è stabilmente ospitata presso la sede di Cremona di Microdata Group, situata all’interno del CRIT – Distretto per l’Innovazione.

 

Così Centenari racconta l’opera e la mostra:

La mia partecipazione è nata su invito del curatore Alessandro Carrer il quale, come opera rappresentativa, ha scelto “Divisione” per la sua struttura creativa che richiama il design: un’immagine seriale e ripetibile come un prodotto industriale, ma resa unica dal “punctum”, quel dettaglio che rompe la distanza e genera unicità. Lo slittamento delle lastre in plexiglass crea una sequenza ordinata di variazioni, dando vita a un cortocircuito visivo tra arte e design, in linea con la tradizione colta e ironica della stagione alta del design italiano”.

La Nuvola digitale creata da Filippo non è solo un’opera, ma un ponte tra il visibile e l’intangibile, tra materia e pensiero. Ed è proprio questo spirito che ha portato Microdata Group ad accoglierla nei propri spazi: un gesto simbolico ma concreto, che conferma l’impegno dell’azienda nel promuovere una cultura del bello come motore di innovazione.

La mostra sarà presente presso la Castiglia fino al 7 settembre 2025 e accompagnerà le calde ed estive giornate torinesi del giovedì, venerdì e sabato dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, mentre la domenica e giorni festivi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.

Le opere rientreranno poi in sede, per tornare ad arricchire gli spazi espositivi degli uffici cremonesi di Microdata Group.